Weekly Playlist N.36 (2021)

 

“Che cosa? Nemmeno un anniversario in una playlist di quei miti di Pagan Storm Webzine?” si sarà forse chiesto qualche devoto lettore sette giorni fa, ed in effetti è un peccato non aver avuto in puntata una sola candelina da far spegnere ai nostri album preferiti. Questa settimana però la musica cambia, o forse nemmeno troppo se come per larghissima parte di noi metà del vostro agosto ha avuto come continuo sottofondo il cupo aroma del neonato Primordial Arcana”; con una decina di anni d’anticipo rispetto al loro sesto trionfo di potenza autoriale, i Wolves In The Throne Room scuotevano invece per la quarta volta consecutiva il panorama cascadico e  non solo attraverso i sontuosi movimenti di Celestial Lineage”, il quale a dieci anni dalla sua uscita è il portale attraverso la cui suadente “Woodland Cathedral” possiamo ancora una volta entrare, in uno dei microcosmi a creazione settimanale che esploriamo ogni giovedì. Se tuttavia dell’opus degli statunitensi ce ne eravamo già occupati a suo tempo in una delle prime retro reviews de La Gente Deve Sapere sul sito, è servita la caduta del ventennale preciso per rimettere mano alla gemma nascosta Plaguewielder” e dargli il giusto spazio con un bell’articoletto monografico a marchio Darkest Past. Si allarga dunque il nostro personale dossier sulle gesta della leggenda norvegese Darkthrone, al quale nonostante tutto continuiamo a rendere onore mentre “Raining Murder”, messa lì a tradimento dopo le voci femminili orchestrate dagli statunitensi, fa saettare il rasoio verso la vostra carotide. Il culto dell’antico testimoniato peraltro proprio dai due strambi filologi norreni ripaga con la terza ed ultima ricorrenza, la quale nonostante una mancata trattazione più esauriente rimette con immutata forza in cattedra il poco considerato 1991: dalla convulsa genesi all’iconico stile di Cristophe Moyen in copertina, ogni tratto di The Oath Of Black Blood” ha finito col fare scuola tracciando probabilmente il confine ultimo tra musica estrema e rumore spacciato come tale, ed a prescindere da quale delle due categorie sia secondo voi quella dei primissimi Beherit qui tocca darci dentro di title-track a volumi improbabili.
Le dovute celebrazioni di certi piccoli e grandi classici, voi lo sapete bene, non giustificano del resto il non proprio inaffrontabile sforzo di tenere un occhio sulle pubblicazioni fresche di giornata, specie quando poi dopo un paio di mesi a noialtri tocca leggere pareri sconsiderati figli del mero bisogno di avere una maledetta opinione su qualunque cosa; era andata così nel 2018, e col tempo la situazione è persino peggiorata visto che dei Peste Noire fuori col già evidentemente titanico Le Retour Des Pastoureaux” non sta spiccicando parola nessuno. Va bene che per certe realtà non sembra più tirare proprio una bella aria e c’è pure da accapigliarsi sugli Iron Maiden, ma se volete perdervi in chiacchiere frattanto che su internet gira uno dei migliori lavori del Kommando francese da una decade almeno fatelo con la coscienza di aver trascurato una perla di nome “Haut Les Schlass!”. Settembre ha quindi già il suo disco del mese, dell’anno e di quel che volete, mentre ottobre punta ad una maggiore organicità schierando Hegemon, Necromantia e quegli Helheim che nonostante qualche colpo andato a vuoto riescono sempre a farci attendere quantomeno con benevolenza ogni loro rientro nei negozi. Secondo singolo in vista della release fissata per il 29 del decimo mese, “Forrang For Fiende” aumenta le quotazioni dell’imminente Woduridar” rassicurandoci sul superbo stato di forma della compagine norvegese, assolutamente degna del vostro tempo al di là di quel che ne dicano i redattori di questo o di altri portali tematici virtuali a anni a questa parte. Una volta esaurita la consueta dose di direttive a cui rispondere senza se e senza ma, non possono poi mancare le varie scoperte e riscoperte avvenute in settimana nelle trafficate mensole dei sopracitati scribacchini, le quali hanno sputato fuori una deliziosa selezione di cinque brani abbastanza ortodossi in modo da controbilanciare l’eterogeneità delle novità e notizie pervenuteci. Prima di una quaterna finale all’insegna dell’esagitata grandiosità melodica, giusto è partire dall’oltranzismo dei Nehëmah, piccolo culto francese che nel 2002 sull’esordio Light Of A Dead Star” suonava molto più ispirata e norvegese dei norvegesi di moda allora, come risalta dalle frequenze dilanianti di “Across The Landscape”. Di Norvegia si continua a parlare per merito di Old Man’s Child e Keep Of Kalessin, formazioni oggi assai poco chiacchierate ma i cui sforzi creativi hanno prodotto risultati notevoli sul debut dei primi Born Of The Flickering”, dove nella qui presente “King Of The Dark Ages” abbiamo un Galder scatenato sebbene ancora lontano dagli eccessi seguiti al suo ingresso nei Dimmu Borgir, come sul terzo album dei secondi intitolato Armada” del quale in questi giorni c’è tornato in mente il martellare della traccia omonima posta coerentemente in chiusura. Non serve tuttavia andare indietro di tre lustri o più per ascoltare dell’ottimo Black Metal a tinte sinfoniche, dato che molti progetti negli ultimi anni si sono prodigati nel riportare in auge tale stilema, chi rimanendo nell’ombra tipo lo svedese Swartadauþuz ed i suoi Greve e chi raccogliendo parecchi consensi tipo il finlandese V-Khaoz coi pluripremiati Vargrav: ad ogni modo, entrambi questi due instancabili manovali del panorama contemporaneo meritano un passaggio su queste coordinate e lo ottengono questo giovedì, che schiera in sequenza prima “Offerbal Till Gudarna” da Nordarikets Strid” e poi la complessa “Celestial Vision Of A Monumental Cataclysm” da Netherstorm”.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Wolves In The Throne Room“Woodland Cathedral” (from Celestial Lineage”, Southern Lord Recordings 2011)

2. Darkthrone“Raining Murder” (from Plaguewielder”, Moonfog Productions 2001)

3. Peste Noire“Haut Les Schlass!” (from Le Retour Des Pastoureaux”, La Mesnie Herlequin 2021)

4. Nehëmah“Across The Landscape” (from Light Of A Dead Star”, Oaken Shield Records 2002)

5. Helheim“Forrang For Fiende” (from Woduridar”, Dark Essence Records 2021)

6. Beherit“The Oath Of Black Blood” (from The Oath Of Black Blood” (Compilation), Turbo Music 1991)

7. Old Man’s Child“King Of The Dark Ages” (from Born Of The Flickering”, Hot Records 1996)

8. Greve“Offerbal Till Gudarna” (from Nordarikets Strid”, Purity Through Fire Records 2019)

9. Vargrav“Celestial Vision Of A Monumental Cataclysm” (from Netherstorm”, Werewolf Records 2018)

10. Keep Of Kalessin“Armada” (from Armada”, Tabu Recordings 2006)

Michele “Ordog” Finelli

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